« La psicologia si occupa dei "giochi" della mente: studia le partite che le persone giocano fra loro
e le neuroscienze studiano i mezzi con cui giocare: un bastone può servire al battitore per colpire la palla che il lanciatore gli lancia in una partita di baseball, ma lo stesso bastone può servire a qualcun altro per rompere la faccia di un amico. »
Luciano Mecacci

lunedì 19 aprile 2010

Il computer e la sindrome della clessidra


Stressati dai tempi di attesa del pc?
Soffrite della sindrome di Hourglass.
Negli Usa è un fenomeno talmente diffuso da aver dato il nome a una patologia: il 23% si dice esasperato.

Chiunque si sia seduto davanti a un monitor e abbia acceso un computer conosce la piccola clessidra che compare mentre il pc sta lavorando. È il segnale che ci aspetta un'attesa, più o meno lunga, durante la quale tutto quello che si può fare è restare con lo sguardo fisso sul video. Chi si sente stressato, o addirittura frustrato, da oggi può dichiararsi affetto dalla sindrome di Hourglass o, italianizzata, sindrome della clessidra.

Intel ha richiesto alla Harris Poll, una società specializzata in sondaggi, di condurre un'inchiesta su come gli utenti vivano i tempi di aggiornamento e download dei propri personal computer. Sono stati intervistati 2.135 cittadini statunitensi e i risultati mostrano una diffusa insofferenza per la lentezza dei computer. Va considerato del resto che con l'avvento dei social network, dello streaming e dei siti di download video o musicali oggi l'utente medio usa molto più di frequente il pc rispetto a soli pochi anni fa e chi non ha adottato strumenti di ultima generazione fa fatica a tenere i ritmi della Rete attuale.

Il 66 per cento degli intervistati si definisce stressato dai tempi di attesa. Il 23 per cento rincara la dose, arrivando a dichiararsi estremamente esasperato dalle prolungate attese. Inoltre esiste una piccola quota del 4 per cento che ha riferito di ritrovarsi ad aspettare, nel corso delle proprie attività al computer, da una a tre ore, con un conseguente e comprensibile stress dovuto anche al tempo limitato che rimane a loro disposizione. Il dato più rilevante giunge alla conclusione del sondaggio, che sottolinea come l'utente medio statunitense trascorra 13 minuti al giorno semplicemente aspettando il proprio computer. Tempo che, proiettato su un anno, fa tre giorni di statica e stressante attesa.

Emanuela Di Pasqua
[Fonte: www.corriere.it]

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