« La psicologia si occupa dei "giochi" della mente: studia le partite che le persone giocano fra loro
e le neuroscienze studiano i mezzi con cui giocare: un bastone può servire al battitore per colpire la palla che il lanciatore gli lancia in una partita di baseball, ma lo stesso bastone può servire a qualcun altro per rompere la faccia di un amico. »
Luciano Mecacci

giovedì 11 febbraio 2010

Il vincitore veste rosso

Vuoi vincere una gara o passare un esame? Vestiti di rosso.
Recenti ricerche lo confermano: i colori influenzano le nostre performance sia fisiche che psicologiche.
Maglia che vince non si cambia. Soprattutto se rossa. Rosso che vince non si cambia. Lo scorso anno un gruppo di psicologi dell’Università di Monaco ha mostrato le registrazioni di alcuni incontri di arti marziali a 42 arbitri e ha chiesto loro di decretare i vincitori. In questo tipo di lotta gli atleti si distinguono per il colore della divisa che può essere rossa o blu e il vincitore viene determinato in base al numero di colpi portati a segno correttamente. In una seconda fase dell’esperimento i ricercatori, dopo aver scambiato digitalmente i colori delle tute, hanno mostrato nuovamente i video ai 42 giudici chiedendo ancora loro di scegliere i vincitori. Il risultato del test è stato sorprendente: ai lottatori diventati rossi è stato attribuito il 13% di vittorie in più rispetto a quando erano blu. Il fenomeno si è manifestato soprattutto negli incontri tra lottatori dello stesso livello, quando risultava più difficile stabilire la supremazia netta di uno dei due.
Rossi & cattivi. La relazione tra sport e colori è stata scoperta nel 2004, quando in occasione delle Olimpiadi di Atene due antropologi dell’Univeristà di Durham, Russell Hill e Robert Barton, hanno analizzato i risultati di tutti gli incontri delle varie discipline di lotta svoltesi durante i Giochi. Nel 55% dei casi la vittoria è andata agli atleti in rosso e nelle discipline corpo a corpo (come la lotta greco romana) questa percentuale è salita addirittura al 62%. Secondo Barton il risultato può essere spiegato in parte con una preferenza inconscia per il rosso da parte dell’arbitro, ma soprattutto con il fatto che il rosso, colore dell’aggressività e della dominanza, favorirebbe psicologicamente l’atleta che lo indossa facendolo sentire un vincente. E il potere del rosso sembra manifestarsi anche negli sport di squadra: uno studio condotto su 56 stagioni di Premiere League, la lega calcio inglese, ha dimostrato che le squadre con la divisa rossa, (Liverpool, Manchester United e Arsenal) hanno vinto 38 titoli su un totale di 63. I motivi? Non sono chiari, ma sembra possibile poter escludere a priori quelli legati alla miglior visibilità del rosso rispetto ad altri colori.
[fonte: www.focus.it]
«Il rosso è uno dei colori più forti.
È come il sangue, colpisce l'occhio.
Credo che sia per questo che i semafori sono rossi,
così come i segnali di stop.
Uso sempre il rosso nelle mie opere.»
(Keith Haring)

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