L’imbarazzante colorito rosso del viso che avvampa il viso quando meno ce l’aspettiamo può avere i suoi vantaggi: è un “trucco inconscio” che ci aiuta ad essere perdonati per la situazione che ha creato imbarazzo. È questo il significato adattativo, darwiniano, dell’imbarazzo che si manifesta sul viso col rossore secondo uno studio di Corine Dijk dell’Università di Groningen in Olanda, pubblicato di recente sulla rivista Emotion e riportato sul magazine Scientific American. Il rossore è un’espressione del viso prettamente umana che tradisce le nostre emozioni e che per alcuni può diventare un incubo a tal punto da richiedere terapie sia psicologiche sia chirurgiche, ovvero la rimozione del nervo che controlla la vasodilatazione del viso responsabile del rossore. Gli esperti olandesi hanno proposto a 130 studenti varie storie di donne che avevano trasgredito qualche norma sociale (per esempio superato persone in fila) oppure si erano rese protagoniste, non volendo, di situazioni imbarazzanti (gettato il caffè per errore sulla giacca del capo). Queste storie erano corredate da foto di donne con varie tipologie di volto, alcune delle quali avevano un visibile rossore. Ai ragazzi è stato chiesto di giudicarle in base al loro operato e di dare un’impressione generale di ciascuna. È emerso che, inconsciamente, i partecipanti giudicano sempre in modo più positivo e come più affidabili le donne che in foto arrossiscono. Questo è un chiaro segno, affermano i ricercatori, che il rossore si è “evoluto” per aiutarci a spingere l’altro a perdonare i nostri errori.
[tratto da La Stampa del 18.09.2009]
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